Comunicato Stampa del 26/5/2006

Nuova vita per l’ex area Falck: Luigi Zunino e Renzo Piano presentano il Progetto che cambierà il volto di Sesto San Giovanni.
 
Il progetto è stato depositato il 25 maggio 2006 presso il Protocollo Generale del Comune di Sesto San Giovanni.
In mostra dal 27 maggio nelle ex acciaierie: “OLTRE IL MURO DELLA FALCK” – passato, presente e futuro dell’ex area Falck.Luigi Zunino, Presidente di Risanamento S.p.A., e l’Architetto Renzo Piano, alla presenza di Giorgio Oldrini, Sindaco di Sesto San Giovanni, hanno illustrato il Progetto di riqualificazione dell’ex area Falck, con il quale prende corpo una nuova progettazione urbanistica che trasformerà il volto dell’intera città di Sesto.
Il progetto, depositato presso il Protocollo Generale del Comune di Sesto San Giovanni il 25 maggio 2006, sarà presentato al pubblico in uno spazio appositamente allestito – entrata Viale Mazzini 17/19 – da sabato 27 a mercoledì 31 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Insieme al Masterplan e ai disegni realizzati dallo studio Renzo Piano Building Workshop, saranno in mostra anche immagini storiche dell’area e 24 fotografie realizzate negli ultimi mesi da Gianni Berengo Gardin, a testimoniare passato, presente e futuro dell’area.
La mostra, dal titolo “Oltre il muro della Falck”, esprime lo spirito di un intervento di recupero e valorizzazione che il Comune di Sesto e la Risanamento vogliono sia condiviso con la popolazione e rappresenta l’occasione per gli abitanti di Sesto, e non solo, di varcare i cancelli del complesso industriale che ha fatto la storia della città e la storia industriale d’Italia.
E’ stato soprattutto lo sviluppo – a partire dall’inizio del Novecento – dell’industria siderurgica legata alla famiglia Falck a far diventare Sesto San Giovanni uno dei maggiori poli industriali italiani e la stessa città si è sviluppata, da un punto di vista demografico e urbanistico, proprio attorno alle acciaierie.
Parallelamente la crisi dell’industria siderurgica, iniziata nei primi anni settanta per concludersi con l’abbandono degli impianti a metà degli anni novanta, ha inciso pesantemente sull’intera città. Lo smantellamento dell’industria ha infatti creato un autentico vuoto urbano.
Colmare questo vuoto nel modo più responsabile – e insieme fedele alla storia e alla vocazione della città – è stato l’obiettivo che ha portato Luigi Zunino, proprietario dell’area dal marzo 2005, ad affidarne la progettazione urbanistica a Renzo Piano, uno dei più autorevoli architetti urbanisti a livello mondiale, che ha già dato prova a Berlino, Lisbona e New York di sapienti interventi di recupero di aree degradate.Filo conduttore del progetto di Renzo Piano è la “ricucitura urbana”, cioè la volontà di unire quelle parti della città di Sesto San Giovanni fino ad oggi divise dalla Ferrovia e dai vuoti delle ex aree industriali Falck e Marelli. Il progetto si articola su due assi fondamentali su cui si snodano residenze e servizi: “Rambla” e “Traversa” e su aree “Satellite”, generate dal tessuto urbano esistente, che fungono da cerniere di connessione.
“Rambla” e “Traversa” possono essere considerate, da un punto di vista iconografico, come lo scheletro del progetto, il punto di partenza di altri interventi tesi a ricucire il tessuto cittadino, quali il prolungamento di strade già esistenti e la riprogettazione della Stazione ferroviaria di Sesto, che si trasformerà in una piazza urbana pensile, dalla quale i pedoni, tramite passerelle e sottopassi, accederanno al grande Parco.
Il verde è l’elemento che caratterizza l’intero progetto, grazie ad un Parco pubblico di circa 1 milione di mq (su una superficie di 1.300.000 mq), al quale si accompagna la presenza di numerosi viali alberati e l’effetto della struttura stessa degli edifici progettati da Renzo Piano, le “case alte” e le “serre”. Le prime, prevalentemente residenziali, con tetti e giardini pensili, partono da 12 metri di altezza; le seconde, a destinazione commerciale e terziaria, sono completamente trasparenti.
Grazie alla loro struttura, “case alte” e “serre” garantiscono entrambe la percezione continua del verde. Il progetto prevede la realizzazione di residenze private e convenzionate: ad entrambe le tipologie abitative sarà prestata la medesima attenzione progettuale e realizzativa.
L’intera area sarà bonificata attraverso un intervento finalizzato a garantire la assoluta salubrità dei luoghi, nel pieno rispetto della legge e con una particolare attenzione alla ecosostenibilità. Saranno adottate tecniche leggere ma della massima efficacia come la “Phytoremediation” (che permette la depurazione attraverso l’utilizzo di elementi vegetali in grado di assorbire quelli inquinanti) o come il sistema dei pozzi per depurare le acque di falda.
L’area sarà dotata di un sistema energetico autonomo basato su una precisa strategia che prevede l’utilizzo di risorse locali e la razionalizzazione nella distribuzione energetica. Le acque di falda saranno recuperate e depurate per alimentare le pompe di calore, saranno sfruttate le biomasse generate dal Parco e l’energia solare; in questo modo la centrale di coogenerazione Edison potrà essere utilizzata solo per i picchi di consumo. Il sistema di razionalizzazione nella generazione e distribuzione di energia prevede invece Centrali di trigenerazione, per la produzione simultanea di energia elettrica, vapore e aria fredda ed i cunicoli tecnologici che alimentano tutti gli edifici lungo la “Rambla” e la “Traversa”.
Il progetto prevede che la valorizzazione dell’area sia garantita anche da un sistema di trasporto pubblico capillare, con veicoli ecologici appositamente progettati. Nell’ambito degli interventi infrastrutturali sul trasporto, sarà determinante l’impegno del Comune di Sesto San Giovanni che finanzierà il potenziamento delle infrastrutture stradali, ferroviarie e metropolitane già presenti con i seguenti interventi: prolungamento della linea metropolitana 1, realizzazione di un sistema di trasporto intermedio che colleghi le linee metropolitane 1 e 2, realizzazione di una circonvallazione esterna per smaltire il traffico in transito.
Il progetto non prevede solo una serie di interventi di connessione che garantiscano la continuità urbana, ma vuole anche assicurare la continuità storica di Sesto, grazie al mantenimento o la riconversione di numerosi insediamenti industriali, così da preservarne la memoria storica, nella logica di un’intelligente valorizzazione di un autentico patrimonio di archeologia industriale. Gli stabilimenti più caratteristici saranno conservati come “Rovine”, imponenti “cattedrali vuote” che rimarranno a ricordare il patrimonio industriale che le acciaierie Falck ci hanno lasciato in eredità; altri saranno riconvertiti e ospiteranno centri di eccellenza, come il Museo del Lavoro e Biblioteche.
Ma di Sesto San Giovanni il Progetto vuole soprattutto preservare quelle caratteristiche innovative e tecnologiche che caratterizzano la città da oltre un secolo, ovviamente adattandole ai nostri giorni con l’apporto di ogni moderno strumento. Sono le funzioni pubbliche che qualificano la vera anima del Progetto, così da rendere Sesto San Giovanni una autentica città della scienza e della cultura. Oltre alla Biblioteca e al Museo del Lavoro, è prevista infatti la realizzazione di strutture universitarie, laboratori di ricerca e vivai d’impresa.Con la nuova progettazione dell’ex area Falck da parte di Renzo Piano decolla quindi un grande piano di riqualificazione urbana che darà vita a un’area metropolitana integrata (nella quale convivranno armoniosamente abitazioni, uffici, negozi e servizi), immersa nel verde e valorizzata da funzioni pubbliche di eccellenza.